Leone X (1475-1521), al secolo Giovanni di Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico, programmò di incontrare a Bologna il nuovo re di Francia Francesco I, e avviò i colloqui, durati fino al 14 dicembre, nel corso dei quali furono gettate le basi per il concordato di Bologna (18 agosto 1516) tra il Regno di Francia e la Sede apostolica.
Il viaggio del Papa Medici fu organizzato in fretta e furia, pochi giorni prima della partenza, ma tutto filò liscio, specialmente con la grande entrata trionfale a Firenze.
Sappiamo, grazie al Compendio del Biadi del 1867, che papa Leone X sostò anche a Castellina. Una conferma di tale informazione risiede nello stemma pontificio della famiglia Medici apposto sul Palazzo Bianciardi come segno di riconoscenza verso l’ospitalità ricevuta.
Un documento molto importante, proveniente dal Fondo Mediceo Avanti il Principato (ASF, MAP, filza 105, doc.19, cc. 31-33; la foto è riportata come immagine in evidenza al presente articolo) ci illustra la programmazione del viaggio del pontefice partito da Roma il 9 novembre 1515. Ecco le tappe principali:
10 novembre: San Martino al Cimino
11 novembre: Montefiascone (Viterbo)
12 novembre: Bolsena
13 novembre: Acquapendente
14 novembre: Paglia
15 novembre: San Quirico
16 novembre: Buonconvento
17 novembre: Dintorni di Siena
18 novembre: Siena
Per il 19 novembre, il relatore che avvisava Firenze dell’imminente viaggio del papa, scrive che, poi: “𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲, 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗦𝘂𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁𝗮̀ 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹 𝘃𝗶𝗮 𝘀𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗮̀: 𝗼 𝗱𝗮 𝗣𝗼𝗴𝗴𝗶𝗯𝗼𝗻𝘀𝗶 𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗻𝗮, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗵𝗮 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿 𝗮 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗶𝗴𝗻𝗮𝗻𝗼”.
L’indecisione resterà fino a poco prima del viaggio, dato che a Firenze si continuerà a scrivere nelle cancellerie che “𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗲 (cioè alloggi e bisogni del papa e relativo seguito) 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗼𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗱𝘃𝗶𝘀𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗰𝗵𝘂𝗻𝗼”.
Tuttavia il Papa sceglierà la Via Romea Sanese passante dal Chianti, quindi sostando a Castellina presumibilmente il 19 novembre. Il passaggio del Papa insieme al suo seguito numeroso e variopinto fu senza dubbio un evento straordinario per queste nostre contrade e i Bianciardi, avvisati all’ultimo momento di tale grande onere, ebbero a sostenere sicuramente un notevole impegno in termini organizzativi ed economici. Forse proprio per questo, la tradizione orale di casa Bianciardi riportata dal Biadi nel 1867, vuole che il papa, ripartendo, affermasse: “che vi lascerò in cambio”?
Ed ecco che nel 1515 papa Leone X, figlio del Magnifico, dormì a Castellina, probabilmente benedisse la popolazione e incontrò le autorità locali o le famiglie più abbienti. Dopo secoli, il Palazzo Bianciardi, ieri come oggi, tornò a svolgere la sua primitiva funzione di Albergo (informazione inedita), quando ancora nelle mani dei Ricasoli si prodigava nell’accoglienza e il ristoro dei numerosi viandanti che da sempre hanno caratterizzato l’antichissimo borgo di Castellina in Chianti.
Vito De Meo
PS: sarebbe straordinario se oggi, col rinnovato spirito di Casa Bianciardi, si ritrovassero documenti nell’archivio storico di famiglia attestanti tale evento. Sicuramente i Bianciardi il 19 novembre 1515 ebbero un gran da fare per organizzare al meglio il ricevimento di un ospite così illustre. Il più illustre della cristianità occidentale.