Breve precisazione sulla persona del celebre organista Antonio Squarcialupi. A seguito del precedente articoli sugli Squarcialupi e Pier Soderini, ben due persone mi hanno segnalato come non avessi citato, tra gli illustri di questa casata, anche il grande organista Antonio Squarcialupi, amatissimo da Lorenzo il Magnifico.
Breve appunto polemico:
1) Secondo voi a me non farebbe piacere annoverare tra i castellinesi illustri un così alto figlio del Rinascimento?
2) Per discutere di storia, di eventi storici, di personaggi, di luoghi e di territorio, basta raccogliere “minestroni” assai poco riscaldati dai meandri confusi di internet?
Il buon senso dovrebbe sempre suggerire commenti utili, circostanziati e tendenti a evitare elucubrazioni storiche se non si è quanto meno ferrati sullo specifico argomento. Sono ben accetti tutti i contributi critici, purché ponderati e concepiti scientificamente con l’ausilio delle fonti e non con la voglia irrefrenabile di giocare ai maestrini.
Tornando a noi, ebbene sì, Antonio Squarcialupi (1416-1480) NON è discendente degli Squarcialupi chiantigiani-valdelsani. Era figlio di un macellaio di S. Lorenzo e nacque, come da documenti, il 27/3/1416 dal beccaio Bartolomeo di Giovanni. Ivi risiedette anche dopo il matrimonio con donna Lisa Fei. L’appellativo Squarcialupi compare per la prima volta in un atto catastale del 1457 ed è probabile, come già suggerito dagli storici, che avesse scelto un cognome illustre per coprire un po’ le origini tutte plebee e che i veri aristocratici lasciassero perdere; infine era un onore annoverare un celebre organista (tra l’altro vicinissimo al Magnifico) tra le persone aventi lo stesso loro cognome.
La questione è nota dato che tale informazione biografica risulta pubblicata come minimo dal 1966 (D’Accone, OLSCHKI), e ribadita ulteriormente da Alessandra Fiori (2018).
Vito De Meo